Da più fonti leggiamo notizie sull’andamento del prezzo e relative previsioni di salita o discesa; un post di Criptocoinsnews.com cerca di riassumere la situazione: ” Gli ammortamenti del Rublo russo potrebbero innescare la prossima corsa al Bitcoin.
Un rafforzamento del dollaro, il calo dei prezzi del petrolio ed un’economia in letargo hanno contribuito a provocare l’ultima caduta del rublo. Giovedi, il rublo ha perso circa il 4% per essere scambiato a 46,68 con il dollaro statunitense, la valutazione più bassa in 14 anni. Complessivamente, ha perso il 25% del suo valore nel solo 2014 diventando una delle valute peggiori sul mercato monetario.
Gli analisti prevedono che la moneta non possa scendere al di sotto del livello di supporto di 50 rubli, anche se è tutto da verificare, soprattutto alla luce delle ultime notizie dalla banca centrale del paese.
La Banca Centrale Russa ha infatti finora affermato che non ha intenzione di intervenire sui mercati per sostenere il rublo, una dichiarazione che causa parecchi nervosismi ed ha infatti limitato l’intervento di sostegno a 350 milioni di dollari al giorno.
Si tratta di un chiaro distacco dalla politica interventista che aveva mantenuto con il rublo e che l’aveva vista iniettare finora 68 miliardi dollari di dollari nel solo 2014 per sostenere la moneta.
La banca centrale sembra intenzionata a proseguire su questa strada verso il suo obiettivo di rendere il rublo una moneta liberamente fluttuante entro il 2015, obiettivo fissato dall’attuale presidente Elvira Nabiullina quando ha assunto la carica nel 2013.
Per adesso, al fine di mitigare ulteriori cadute, ha aumentato il tasso di interesse al 9,5 % ed attivato pronti contro termine di valuta.
I pronti contro termine (PCT o p/t) sono contratti nei quali un venditore (generalmente una banca) cede un certo numero di titoli a un acquirente e si impegna, nello stesso momento, a riacquistarli dallo stesso acquirente a un prezzo (in genere più alto) e ad una data (termine) predeterminati (a quella data l’acquirente deve avere i titoli pronti); l’operazione consiste, quindi, in un prestito di denaro da parte dell’acquirente e un prestito di titoli da parte del venditore.
In un pronti contro termine di valuta, la Banca centrale Russa fornisce le banche del paese con i dollari necessari che poi acquista in un secondo momento con gli interessi; il tasso pronti contro termine attuale si aggira tra 2,12 e 2,37 per cento a seconda del periodo d’asta dei pronti contro termine e l’importo massimo che la banca ha fissato per operazioni di pronti contro termine è di 50 miliardi di dollari fino al dicembre 2016.
Ma oltre ai problemi interni, i problemi del rublo sono stati provocati anche da fattori esterni.
In questo è in buona compagnia con lo yen giapponese, che viene danneggiato anche da un dollaro statunitense risorgente, rafforzato verso la fine del “quantitative easing”, più comunemente conosciuto come il pacchetto di stimolo annunciato nel 2008.
La combinazione di una ridotta domanda di titoli di Stato degli Stati Uniti e un movimento verso tassi di interesse più elevati hanno provocato l’apprezzamento del dollaro.
Inoltre, il prezzo del petrolio è in declino, la causa in gran parte attribuita alla crescente produzione negli Stati Uniti, in particolare nelle raffinerie della costa del Golfo.
Secondo un articolo del Wall Street Journal le raffinerie degli Stati Uniti controllano attualmente circa il 20% del mercato mondiale per il commercio del gasolio, carburante per aerei ed altri prodotti petroliferi e ciò è destinato a danneggiare profondamente il rublo russo poiché le fortune della moneta sono strettamente legate alle esportazioni di petrolio e gas della nazione.
Si dice che la Duma russa stia considerando l’idea di vietare la circolazione del dollaro USA nel paese e se il progetto sarà approvato, ai cittadini russi sarà dato fino a un anno per chiudere i loro conti in dollari nelle banche russe e cambiarli in rubli.
Nel presente contesto di rallentamento economico, di calo dei prezzi del petrolio e di una valuta anemica, i russi ricchi si metteranno alla ricerca di un modo per convertire la loro ricchezza in valute più stabili, come il dollaro USA ed un modo semplice per farlo sarebbe quello di scambiare i rubli con bitcoin visto che la valuta lo permette, anche se l’opportunità potrebbe essere ridotta e di breve durata in quanto il ministro delle finanze russe ha espresso l’intenzione di vietare l’uso del bitcoin nel 2015 .
Ci sono già segni che questo possa accadere: il prezzo del bitcoin in rubli ha superato in guadagni il prezzo del bitcoin in dollari americani.
L’ultima corsa sul prezzo dei bitcoin è stata alimentata in parte dai ricchi cinesi che hanno usato il Bitcoin per ritirare i propri capitali dalla Cina nel 2013, allora il prezzo del bitcoin arrivò ad uno storico US $ 1100, un picco mai più raggiunto.
A questo punto è piuttosto difficile prevedere quando ci sarà una nuova corsa al Bitcoin per cui gli investitori faranno bene a tenere d’occhio il prezzo del rublo-bitcoin nei prossimi mesi, prima dell’arrivo del 2015. “
Che ne dite? commenti, please.
(grazie a Aka “Felice” per la traduzione del post)
BVT