Riprendiamo una newsletter ricevuta da Coinfloor che comunica ai suoi iscritti l’impossibilità a partire dal 24 settembre per i versamenti e dal 10 ottobre per i prelievi, di usufruire del “sistema veloce”.
Come spiegato nella mail, la Capital Treasury Services, istituto finanziario con base nell’Isola di Man che forniva i servizi di compensazione a Coinfloor e altre società operanti nell’universo Bitcoin, è stato costretto a ritirare il sostegno per le imprese che trattano cryptovaluta.
Sembra che, ancora una volta, il sistema bancario britannico tenti di soffocare l’innovazione e l’adozione del Bitcoin nel Regno Unito e questo non aiuterà Londra a diventare la capitale dei servizi finanziari dell’ecosistema Bitcoin e quindi a rispecchiare la sua posizione di leader nel settore finanziario globale.
Tutto ciò accade proprio all’indomani dell’annuncio da parte dell’exchange maltese (ma titolari italianissimi) TRT della collaborazione con un’altra eccellenza italiana, questa volta in ambito wallett bitcoin di ultimissima generazione, GreenAddress.it (base a Malta e titolari italiani, come sopra).
La collaborazione porta TRT a permettere ai suoi trader e clienti di depositare e prelevare Bitcoin dal loro account senza attendere nemmeno un minuto per la conferma della transazione.
Che voglia dire qualcosa questo “sorpasso”?
Stay tuned.
BVT