Come da titolo linkiamo un ottimo (a nostro parere) articolo/intervista postata sul Sole24 Ore nella sezione Econopoly che Mr. Chiriatti propone a Ferdinando Ametrano di Banca IMI, gruppo Banca Intesa Sanpaolo (il Dott. Ametrano è uno dei massimi esperti italiani nel settore delle monete spesso definite virtuali, matematiche o crittografiche: professore all’Università Milano Bicocca è anche membro dell’organo di controllo di AssoB.it, [Ndr l’associazione italiana per la promozione della tecnologia Blockchain della quale anche BitcoinVeneto è socio] del Comitato Scientifico di BlockchainLab e dell’Advisory Board di CashlessWay) che chiarisce molti aspetti spesso fumosi riguardo la moneta bitcoin e la sottostante tecnologia della Blockchain.
Riportiamo anche integralmente un passaggio che ci sta particolarmente a cuore, in questo periodo:
“DOMANDA: La mancanza di identificazione degli utenti e la non censurabilità delle transazioni sono gli aspetti che rendono bitcoin interessante per terroristi e criminali?
RISPOSTA: Sì, almeno in linea teorica, ma in pratica ad oggi l’interesse è limitato. Il comune buon senso suggerisce che la moneta di elezione per la criminalità resta sempre il dollaro statunitense, per l’accettazione globale che lo caratterizza. Lo scorso ottobre il Tesoro inglese ha effettuato una valutazione dei punti di attenzione connessi a riciclaggio e finanziamento del terrorismo: a bitcoin è stato attribuito il più basso grado di rischio, preceduto da banche, servizi legali e contabili, beni immobili, gioco d’azzardo, contante, ecc. D’altronde sappiamo che i criminali utilizzano Internet, la telefonia cellulare ed i mezzi di trasporto: non possiamo certo demonizzare la tecnologia per questo. Anche nel caso del presunto utilizzo da parte dei terroristi islamici è facile essere scettici: la denuncia viene da un gruppo anonimo di hacker che non hanno indicato quale sarebbe l’indirizzo bitcoin utilizzato.”
A questo proposito un’immagine che dimostra bene il grado di rischio riciclaggio attribuito da chi se ne intende, in questa infografica riguardante la “valutazione nazionale (USA) dei rischi sul riciclaggio di denaro”
Bitcoin e valute digitali all’ultimo posto: passiamo la palla ai commenti dei lettori 😉
BVT