Prima di tutto, è legale l’uso dei bitcoin? Assolutamente sì: guardando al bitcoin come un’unità di conto, in tutte le parti del mondo questo è legale, Italia compresa. Esempi di altre monete virtuali sono per esempio i punti accumulati all’interno delle tessere fedeltà dei centri commerciali e dei supermercati. Negli Stati Uniti D’America, inoltre, diversi giudici hanno considerato, all’interno di alcuni processi, la moneta digitale legale, un po’ ovunque nel mondo esistono già dei Bancomat (qui la mappa) che erogano bitcoin e moltissime attività commerciali si sono attrezzate per accettare pagamenti in Bitcoin anche in Italia, come si può vedere nel sito Quibitcoin.it
Come possono avere valore i bitcoin non essendo supportati da nulla? Anche l’oro non è supportato da nulla, così come l’euro, il dollaro, ecc. L’unico attributo plausibile è la fiducia di chi usa una valuta piuttosto che un’altra. I bitcoin hanno proprietà intrinseche soggettivamente valutate dagli individui e tale valutazione si dimostra quando gli individui fanno scambi o cambiano valuta, liberamente, in bitcoin (vedi le “Teorie del valore” su Wikipedia).
Dove posso trovare un’elenco di siti Web dedicati ai bitcoin? L’elenco più completo di link dedicati al mondo bitcoin è disponibile all’interno del Wiki ufficiale. Tutti i siti web e servizi sono elencati per categoria e grazie al motore di ricerca integrato è possibile trovare facilmente ciò che si sta cercando.
Esistono altre monete virtuali simili a bitcoin? Sì, esistono diverse monete virtuali simili a bitcoin nate dopo quest’ultima. La più famosa è sicuramente il Litecoin poiché ha seguito la scia del bitcoin, così come il bitcoin cash, poi gli ethereum per gli smartcontracts, i token degli exchange come i BNB di Binance etc.; anche queste monete digitali possono essere una buona alternativa.
In fin dei conti conviene investire sui bitcoin? Investire in qualunque asset, che sia bitcoin o cryptovalute in generale significa rischiare ma essendo la conoscenza del mercato ancora bassa e data la relativa gioventù delle cryptovalute, un buon consiglio che diamo sempre è di investire in Conoscenza, informandosi seguendo Corsi, chiedendo Consulenza a seri Professionisti per diventare autonomo nella scelta più consona al Tuo personale profilo di rischio.
Bisogna sempre tenere presente che bitcoin è una forma relativamente nuova di moneta e sta appena iniziando a colpire l’attenzione della gente, per cui molte persone ancora non capiscono perché dovrebbero fare lo sforzo di usarlo.
Perché allora usare bitcoin? Rivediamo i punti più importanti:
Veloce: quando ricevi un pagamento con un assegno da un’altra banca sul tuo conto corrente, la tua banca spesso tiene quei soldi per diversi giorni, perché non ha la certezza che i fondi siano realmente disponibili. Allo stesso modo, anche i bonifici nazionali e internazionali possono richiedere un tempo relativamente lungo. Le transazioni in bitcoin sono in genere molto più veloci. Possono essere istantanee se sono operazioni a “zero conferma”, il che significa che chi vuole ricevere BTC si assume il rischio di accettare una transazione che non è stata ancora confermata dalla “catena del blocco”. In alternativa, può prendere una decina di minuti, se vuoi invece richiedere l’operazione di conferma; questo metodo è comunque di gran lunga più veloce di qualsiasi trasferimento interbancario.
Economico: le transazioni con carta di credito sarebbero anche istantanee ma chi riceve il pagamento (e a volte anche chi lo effettua) paga per questa velocità, inoltre alcuni commercianti si riservano di addebitare una tassa o commissione per le transazioni con carte di credito/debito perché devono pagare una tassa a loro volta per il servizio. Le spese di transazione con bitcoin possono essere minime, anche nell’ordine di pochi centesimi di euro.
Nessuno può prendere i tuoi Bitcoin (se tu non vuoi): ricordi quello che è successo a Cipro nel marzo 2013? La Banca centrale ha voluto e potuto riprendersi i depositi non assicurati più grandi di 100 mila dollari per ricapitalizzare se stessa, causando ovviamente enormi disordini tra la popolazione locale (e non solo, anche tra molti risparmiatori esteri come Russi, Europei, ecc.). Originariamente avrebbe voluto prelevare una percentuale dei depositi anche se al di sotto di tale cifra, intaccando direttamente i risparmi di famiglia, intenzione poi fortunatamente non portata a compimento. Questo non può accadere con bitcoin perché è una moneta decentralizzata, è solo tua. Nessuna autorità centrale ne ha il controllo e quindi una banca o uno Stato non possono portartelo via. Per coloro che vedono diminuire la loro fiducia nel tradizionale sistema questo è un grande vantaggio ed una formidabile opportunità (almeno questo è il nostro punto di vista, ricorda che il nostro personalissimo parere ha esclusivamente finalità didattiche, non deve pertanto essere inteso in alcun modo come consiglio di investimento né come sollecitazione alla raccolta di pubblico risparmio. Inoltre l’attività speculativa comporta notevoli rischi economici e chiunque la svolga lo fa sotto la propria ed esclusiva responsabilità, per questo motivo consigliamo sempre di formarsi e di capire quello che si sta facendo, invece di affidarsi al “comodo” ma rischioso affidamento del proprio denaro ai vari “guru”, magari autonominati, del settore).
Bitcoin è come il contante, non si possono richiedere rimborsi: una volta inviati, i bitcoin sono passati di mano, di proprietà. Una persona che ha inviato bitcoin non può tentare di recuperarli senza il consenso del destinatario e questo rende impossibile commettere il tipo di frode che spesso vediamo con le carte di credito o con altri sistemi di pagamento, in cui le persone fanno un acquisto e poi contattano la società della carta di credito per richiedere uno storno, annullando la transazione, denominato chargeback.
Nessuno può rubarti informazioni importanti riguardo i tuoi conti in Bitcoin attraverso i dati sensibili richiesti dagli altri sistemi di pagamento: la maggior parte degli acquisti online oggi viene fatta tramite carte di credito/debito, ma negli anni Venti e Trenta, quando apparvero i primi precursori delle carte di credito, Internet non era stato concepito. Le carte di credito non avrebbero mai dovuto essere utilizzate online, data la loro insicurezza. I carrelli elettronici ed i moduli on-line richiedono di inserire tutte le informazioni segrete (numero di carta di credito, data di scadenza, intestazione e numero di sicurezza o CVV) in un modulo web. Questi dati possono essere archiviati dal venditore in forma poco sicura, per questo motivo i numeri di carta di credito continuano a essere rubati ed utilizzati a scopo fraudolento. Le transazioni in bitcoin non richiedono di fornire informazioni personali e segrete, usano invece due chiavi: una chiave pubblica e una privata. Chiunque può vedere la chiave pubblica (che in realtà è il tuo indirizzo bitcoin), ma la chiave privata è segreta. Quando si invia un pagamento in bitcoin, si “firma” l’operazione unendo la chiave pubblica e quella privata insieme, applicando così tra loro una funzione matematica. Questa operazione genera un certificato che conferma la transazione. Finché non fai vedere a nessuno la tua chiave privata, sei assolutamente al sicuro.
Non genera inflazione: il problema con la regolare valuta (valuta a corso legale o Fiat) è che gli Stati Sovrani e le Bance Centrali possono stamparne quanta ne vogliono e lo fanno spesso. Se non ci sono abbastanza euro per pagare il debito nazionale, la BCE (Banca Centrale Europea) può semplicemente stamparne di più. Se l’economia è “zoppicante” si può quindi usare questo nuovo denaro da immettere sul mercato, attraverso un processo conosciuto come “facilitazione quantitativa”. Questo fa sì che il valore di una moneta diminuisca. Se improvvisamente il numero degli euro in circolazione raddoppia, significa che ci sono due euro quando prima ne esisteva uno solo. Banalmente chi aveva venduto una caffè per un euro dovrebbe raddoppiare il prezzo per guadagnare come prima, perché un euro improvvisamente ha solo metà del suo valore. Questo si chiama inflazione e fa sì che il prezzo dei beni e dei servizi aumenti. L’inflazione può essere difficile da controllare e può diminuire il potere d’acquisto delle persone anche in maniera sensibile. Il bitcoin è stato progettato per avere un numero massimo di monete. Ne saranno creati 21 milioni fino al 2140. Ciò significa che, dopo, il numero di bitcoin non crescerà, così l’inflazione non sarà mai un problema e la spendibilità è garantita dalla suddivisione della moneta fino all’ottavo decimale (0.00000001) e potenzialmente anche in unità più piccole se in futuro sarà utile farlo.
Bitcoin può essere anonimo a seconda di quanto tu voglia esserlo: a volte non vogliamo che qualcuno sappia ciò che abbiamo acquistato né quanto paghiamo. Bitcoin è una moneta relativamente anonima perché da un lato è trasparente grazie alla “catena dei blocchi” dove tutti sanno quanto un preciso indirizzo bitcoin ha fatto a livello di valore di transazioni. Chiunque può sapere da dove le transazioni provengono e dove vanno. Da un altro lato però, a differenza dei conti bancari e postali convenzionali, non si sa a chi appartiene un preciso indirizzo bitcoin, è un po’ come avere un portafoglio di plastica trasparente con nessun proprietario visibile. Chiunque può guardarci dentro, ma nessuno sa di chi sia il portafoglio. Tuttavia, vale la pena sottolineare che le persone che fanno uso di bitcoin incautamente (ad esempio, utilizzando sempre lo stesso indirizzo Bitcoin, o accumulando le monete da più indirizzi in un unico indirizzo) perdono un pò di privacy guadagnata…
Non hai bisogno di fidarti di nessun altro al di fuori di Te stesso: in un sistema bancario convenzionale devi fidarti delle persone per gestire e movimentare in modo adeguato il tuo denaro. Devi avere fiducia nella banca, per esempio, e dovrai fidarti della persona o del software di internet banking che eseguirà le operazioni. Queste figure richiedono informazioni sensibili e importanti da Te, sul tuo lavoro, sulla tua vita privata. Poiché il bitcoin è interamente decentrato non è necessario fidarsi di nessuno quando lo si utilizza, a meno di non volerlo fare per propria comodità. Quando fai una transazione è firmata digitalmente e sicura, un “minatore” (persona che crea BTC attraverso la risoluzione di un complesso calcolo informatico) sconosciuto la verificherà e quindi la transazione sarà completata. La persona o Ditta alla quale invii il pagamento non ha nemmeno bisogno di sapere chi sei, se non vuoi dirglielo tu.
Bitcoin è tuo e di nessun altro: non esiste un’altra moneta o sistema di pagamento elettronico in cui il tuo account o conto non sia di proprietà di qualcun altro. Se chi gestisce e conserva i Tuoi soldi decide che per qualche motivo il tuo conto/account è stato usato male o in maniera non chiara, questo “gestore” dei soldi di tutti ha il potere di congelare tutte le attività del conto, senza dirti niente. Spetta poi a te passare attraverso tutta la trafila necessaria per farlo controllare in modo da poter accedere ai Tuoi fondi. Con bitcoin hai la chiave privata e la chiave pubblica corrispondente che assieme costituiscono un conto bitcoin. Nessuno può prendertelo (a meno che lo perda tu stesso o che tu fornisca chiave privata e pubblica del tuo conto o che sia ospitato da un servizio di portafoglio-wallet custode che lo perda).
I Vantaggi, sinteticamente, nell’utilizzo dei bitcoin (BTC) o di altre Cryptovalute sono molteplici:
permettono di ABBATTERE le spese di transazione, sia in pagamento che in ricezione, consentendo contestualmente una grande sicurezza nell’operazione, al pari del pagamento in contanti e questo è particolarmente vero nei pagamenti tra aziende, dato che la voce “spese bancarie” per bonifici, Ri.Ba. e simili è sempre piuttosto alta, al contrario di quanto costerebbe effettuare e ricevere pagamenti in bitcoin, cioè quasi nulla;
è un sistema completamente SLEGATO da banche, governi e istituzioni finanziarie, non soffre quindi della possibilità di essere facilmente manipolato da chi ha interesse nel controllarne la diffusione, modificandone valore o tasso di interesse: il Mercato, la domanda tra richiesta e offerta sarà l’unico arbitro imparziale;
bitcoin non potrà esserti confiscato da nessuno se non lo consenti Tu: in passato è successo per l’oro (… per via del suo uso come riserva valutaria, a volte, nella storia, il possesso privato dell’oro è stato regolamentato o bandito, ad esempio negli Stati Uniti il possesso privato di oro, eccezion fatta per la gioielleria e il collezionismo numismatico fu illegale dal 1933 al 1975; in Italia, Grecia e Spagna, unici tra i Paesi Europei, il possesso di oro era consentito solo agli istituti bancari; inoltre, in Italia, poteva essere detenuto solo oro lavorato, monete auree o lingottini semilavorati con peso massimo di 100 grammi. Con il Decreto n. 7 del 2000, in recepimento della Direttiva 98/80/CE, il possesso di oro fino è stato aperto in tutta Europa anche ai privati) o con patrimoniali e prelievi forzosi su depositi di conto corrente (forse ricordi la patrimoniale del Governo Amato nel 1992 – o dovremmo credere all’ipotetica garanzia che i conti correnti avrebbero in caso di fallimento di una banca, link all’articolo su Ilgiornale.it del 2013).
non sono necessarie competenze informatiche particolari per utilizzare i Bitcoin: basta crearsi un Wallet, il portafoglio elettronico, depositarvi i BTC e si è pronti a spenderli, sia on line (in maniera molto facile e diretta) sia nel mondo vero, fisico, non virtuale, presentandosi con uno smartphone, tablet o notebook ed utilizzando il sistema messo a disposizione dall’esercente che accetta il pagamento in Bitcoin, o addirittura con una carta di debito, ricaricabile in bitcoin che converte la critpomoneta in euro prima della spesa;
le proiezioni di importanti economisti danno il Bitcoin in ascesa, sia come metodo di pagamento che come vera e propria valuta, da utilizzare nel commercio e, appena matura, anche nella vita di tutti i giorni, con i vantaggi di una moneta elettronica simile al cash e nessuno degli svantaggi di altri sistemi di pagamento (carta di credito/debito e interessi, rischio di non accorgersi che si spende più di quanto ci si possa permettere, Ri.Ba. insolute, ecc.).
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