Riprendiamo un post di ieri dal sito Pagamentidigitali.it che mostra un aumento percentuale significativo nell’utilizzo di sistemi di pagamento digitale, bitcoin compreso, ma prevalentemente all’estero, mentre in Italia siamo ancora indietro e c’è molto da fare.
L’Osservatorio B2C del Politecnico di Milano evidenzia alcuni numeri: l’eCommerce B2c in Italia è cresciuto di un altro 17%, gli italiani che comprano online sono circa 16 milioni e la spesa media annua è di circa 1000 euro e lo fanno perlopiù da smartphone e tablet, quindi in mobilità scegliendo i prodotti da siti stranieri come Amazon, Booking.com, eBay, Expedia, Privalia, vente-privee.com e italiane come Banzai e YOOX Group.
Si paga soprattutto con la carta di credito tradizionale e prepagata e PayPal, per oltre il 94% mentre bonifico e contrassegno perdono quote e diventano meno rilevanti.
Pagamentidigitali.it riporta testualmente che “La situazione italiana è sostanzialmente allineata a quella dei principali mercati occidentali, dove l’insieme delle modalita` di pagamento contestuali all’acquisto supera il 90% del valore delle transazioni. Le specifiche modalita` di pagamento però sono molto diverse a seconda del Paese: ad esempio in Austria, Germania e Svizzera sono molto diffusi pagamenti da conto corrente come Sofort, in Francia, Irlanda e UK le carte di debito, e in USA metodi alternativi (come Google Checkout e gift card) o carte di credito store-branded.”
Quindi per bitcoin ed altri metodi di pagamento innovativi i margini di mercato restano risicati, anche se il numero di sistemi di pagamento con caratteristiche di innovazione tecnologica sono numerosi: wallet (portafogli digitali) delle carte di credito, wallet paypal, strumenti basati su online banking, moneta digitale.
Facendo un ragionamento forse un po’ più di parte, per far crescere i sistemi di pagamento digitali dovrebbe esistere la volontà da parte dei merchant, commercianti e attività grandi e piccole, di formarsi e capire che il nuovo non è necessariamente sinonimo di fregatura e questo vale ancora di più parlando di moneta matematica, digitale e crittografica come bitcoin.
Dell, Expedia, Showroomprive.com solo per citare i più famosi accettano già bitcoin per i pagamenti, anche se per ora solo all’estero, mentre in Italia sono perlopiù negozi e servizi on line “minori” ad accettarlo e ad annoverarlo come sistema di pagamento (come si può vedere dalla mappa delle attività che accettano BTC in Italia nel sito CoinMap.org), a fianco all’obbligatorio (per legge) POS per il pagamento con carta di credito/debito.
Abbiamo anche partecipato come BitcoinVeneto in qualità di “pubblico di parte” (passatemi il termine) al primo talk a tema Bitcoin organizzato dalla Bocconi di Milano grazie all’iniziativa di Techatbocconi.com, vista la particolarità dell’evento, in primis per la sede prestigiosa ma anche per la presenza, come moderatore, di Christian Miccoli, Presidente di CheBanca!
Ottime a nostro parere le esposizioni: il protocollo Bitcoin spiegato da Thomas Bertani (BitBoat.net), seguito da Lawrence Nahum di GreenAddress (Greenaddress.it) che ha esposto un punto di vista privilegiato sulla sicurezza e sull’usabilità della tecnologia alla base dei wallett multisignature, di cui GreenAddress è pioniere.
In definitiva un interessantissimo incontro, dal quale però occhieggia sempre un dubbio: forse bitcoin è troppo all’avanguardia nel Belpaese? Noi speriamo proprio di no, sarebbe l’ennesima occasione sprecata…
BVT